In questi giorni mi sono dedicata ad approfondire alcuni aspetti ancora sconosciuti dei prodotti che da tempo giacciono sugli scaffali del laboratorio. Ho la pessima abitudine di acquistare un sacco i cose che "potrebbero" servire senza, a volte, conoscerne bene l'utilizzo. Così il mio magazzino conta un numero sempre crescente di voci non ben definite di materie prime. Va già bene poi quando gli acquisti si limitano ad un ambito preciso, per esempio formulazione degli smalti, piuttosto a materiali con utilizzi ancora più oscuri.
Così ho deciso di approfittare di alcuni lavori che devo svolgere per testare alcuni materiali.
Innanzitutto bisogna formulare le ricette e dettagliarle su una griglia dove da un lato c'è l'elenco dei componenti lo smalto e dall'altra le quantità. Poi si assegnano ad ogni ricetta un numero o un codice che accompagnerà il test per tutta la prova fino all'uscita dal forno. Le pesate sono state fatte su quantità di 10 gr e le prove su campioni di terra gres bianca già biscottata.
Come per tutti i test ci sono stati risultati buoni, altri insignificanti. Quello che ho capito è che da una base di una trentina di test ne dovrei fare adesso almeno il doppio per rispondere a tutte le domande che mi sono venute in mente facendo questi.
In particolare ho provato uno smalto con un'alta percentuale di ossido di ferro e la sua resa se unito ad una certa percentuale di una fritta per alta temperatura.
Poi volevo verificare come diverse percentuali di pigmenti rossi che avevo in laboratorio interagivano con dei blu, degli azzurri e con l'ossido di mangnese. Come l'ossido di manganese influisce su alcune cristalline trasparenti e come interagisce con l'ossido di cobalto.
La cottura è stata fatta in forno elettrico a 1220°C.