31/10/09

Test, test, test!


In questi giorni mi sono dedicata ad approfondire alcuni aspetti ancora sconosciuti dei prodotti che da tempo giacciono sugli scaffali del laboratorio. Ho la pessima abitudine di acquistare un sacco i cose che "potrebbero" servire senza, a volte, conoscerne bene l'utilizzo. Così il mio magazzino conta un numero sempre crescente di voci non ben definite di materie prime. Va già bene poi quando gli acquisti si limitano ad un ambito preciso, per esempio formulazione degli smalti, piuttosto a materiali con utilizzi ancora più oscuri.

Così ho deciso di approfittare di alcuni lavori che devo svolgere per testare alcuni materiali.

Innanzitutto bisogna formulare le ricette e dettagliarle su una griglia dove da un lato c'è l'elenco dei componenti lo smalto e dall'altra le quantità. Poi si assegnano ad ogni ricetta un numero o un codice che accompagnerà il test per tutta la prova fino all'uscita dal forno. Le pesate sono state fatte su quantità di 10 gr e le prove su campioni di terra gres bianca già biscottata.

Come per tutti i test ci sono stati risultati buoni, altri insignificanti. Quello che ho capito è che da una base di una trentina di test ne dovrei fare adesso almeno il doppio per rispondere a tutte le domande che mi sono venute in mente facendo questi.

In particolare ho provato uno smalto con un'alta percentuale di ossido di ferro e la sua resa se unito ad una certa percentuale di una fritta per alta temperatura.

Poi volevo verificare come diverse percentuali di pigmenti rossi che avevo in laboratorio interagivano con dei blu, degli azzurri e con l'ossido di mangnese. Come l'ossido di manganese influisce su alcune cristalline trasparenti e come interagisce con l'ossido di cobalto.

La cottura è stata fatta in forno elettrico a 1220°C.

5 commenti:

  1. ciao,
    mi chiamo angelo e sono un ceramista di Varese. Ho letto il tuo post e mi interessa sapere come si è comportato il manganese. In genere ho visto che tende a far ribollire tutto in quanto abbassa di molto il punto di fusione (almeno credo). A me è successo che mettendo il 10% di biossido di manganese in una cristallina dura che fonde a 980°C (ma che regge benissimo sino a 1100°C) cominciasse a ribollire dagli 830°C.
    Per quanto riguarda invece l'ossido di ferro sulle HT le alte percentuali sono tipiche degli smalti temnoku: io arrivo ad usarne fino al 29% però non con cristalline HT, ma miscelandolo sostanzialmente con feldspato e quarzo; usando una fritta per HT che risultati hai ottenuto?

    angelo

    http://ravenpottery.blogspot.com

    RispondiElimina
  2. Ciao Angelo, per i miei smalti uso una cristallina che fonde a 1290°. Per correggerla uso in percentuale alcuni fondenti come fritte per T più basse o altri additivi come per esempio il carbonato di Calcio. Ho provato il biossido di manganese perchè mi interessava vedere se, come avevo letto, aggiunto a una fritta alcalina, dà dei viola. Effettivamente un pò ha funzionato da fondente ma non ho usato percentuali al di sopra del 3% perchè la ricerca era volta alla ricerca di un certo colore viola-porpora. Effettivamente aggiunto in alcune fritte alcaline che ho in laboratorio e che fondono a una t più bassa mi ha dato delle interessanti sfumature violette. Naturalmente dopo la tua domanda mi è venuta la curiosità di provare con alte concentrazioni di manganese e appena avrò i risultati li posterò. Per quanto riguarda l'ossido di ferro, nelle foto i marroni-neri che puoi vedere sulla sinistra sono smalti ottenuti con circa un 20% di ossido di ferro. Cuocio in forno elettrico a 1220°C.
    Ciao

    RispondiElimina
  3. Per mio conto posso consigliarvi un libro, è in francese, per me la mia bibbia dove ho testato molte delle ricette illustrate e devo dire che rispecchiamo molto le foto di ogni illustrazione della piastrina con ricetta a lato.
    Ci sono ricette per ceramiche porose per cottura in ossidazione, per maioliche sempre in ossidazione, per raku in riduzione, ricette di lustri in ossidazione, per grès in ossidazione e riduzione e ricette per porcellana in ossidazione e riduzione.
    Lo trovo un libro estremamente utile, secondo me dovrebbero averlo tutti.
    I test che ho fatto sono: rifare alcune ricette esattamente come descritto per testare il vero aspetto visivo ma anche modificarle per notarne delle reazioni diverse. Ho così avuto dei risultati davvero ottimi e scoperto cose inaspettate.
    Il libro è: L'Art des glaçures di Stephen Murfitt

    Ve lo consiglio vivamente e con tutto il cuore vi auguro di divertirvi sperimentando ;)

    RispondiElimina
  4. Ciao! Ho letto il tuo post e l'ho trovato molto interessante!
    Ho cominciato da poco più di un paio di anni ad interessarmi al mondo della ceramica, lavorando al tornio alla bottega del mio maestro Roma. Da qualche mese ho cominciato a lavorare anche a casa mia e da pochi giorni a fare qualche smalto con cenere ed argilla.
    Non ho però idea di dove poter comprare altri elementi utili per le ricette dei diversi smalti come l'ossido di silicio, il caolino, il feldspato, borracce, coloranti etc... Sarei contenta se potessi darmi qualche informazione su dove acquistarli!
    Grazie mille!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mandami la tuamail qui: info@lofficinadellaceramica.it

      Elimina

Ogni commento è bene accetto solo se riguarda direttamente l'argomento del post.