16/10/10

Considerazioni personali


Oggi mi sono proprio divertita!

Ho passato un periodo un pò cupo ragionando sulle priorità che devo fissare per riuscire nella mia impresa. Se qualcuno si fosse perso qualche puntata la mia impresa è quella di riuscire a vivere del mio lavoro che coincide anche con la mia passione. Secondo il principio che per star bene bisogna assecondare il proprio istinto e la propria indole, sto cercando di realizzare impresa a partire da una attività che potrebbe rimanere nell'ambito dell'hobby. Cos'è allora che fa scattare il meccanismo per il quale non puoi più fare a meno di assecondare il tuo istinto?

O l'alcool e robe varie o un più sano delirio....

Comunque adesso mi sono buttata nella pentola e per ora si sta al calduccio. Tornando al capo del filo del discorso una forte tensione mi tira verso ciò che è più commerciale, da qui la scelta di occuparmi a tempo pieno di ceramica d'uso, in questo periodo in cui per acquistare un coccio si considera prima la sua funzione e poi la sua estetica e la non la sua forma soltanto. Cercando di non dare un giudizio su ciò che ci circonda che mi sembra, anche se funzionale, sempre più brutto, oserei dire che si fa fatica a tirare avanti. Per fortuna la ceramica e quindi la manipolazione dell'argilla sta suscitando interesse presso le scuole del territorio, cosa che mi assicura anche una certa frequentazione del laboratorio.

Ma il pensare sempre e costantemente a fare qualcosa che sia anche pratico, che abbia una funzione e non sia solo un oggetto da tenere lì e guardare, mi ha veramente un pò annebbiato il cervello.

Senza considerare poi la valutazione del bello e del brutto. Se faccio una cosa che non serve e per di più è pure brutta....

Poi oggi mi sono tolta, come dire, il cappotto, i guanti, il berretto, la sciarpa, le calze di lana, tutta roba che mi ha appesantita per tutto questo periodo dicendomi un bel "Echissenefrega!".

Effettivamente non me ne è mai importato molto del giudizio delle altre persone, finchè poi non mi sono scontrata sui giudizi diretti ai miei pezzi. Non è vero che non me ne frega niente, se una mia cosa non piace ci sto male, ma ci sto male anche quando mi rendo conto che il giudizio è falsato da un finto pietismo... Cosa ancora più grave, sto male anche quando so che il giudizio è conforme al mio personale punto di vista. Praticamente non sto proprio tanto bene, e forse dovrei farmi vedere da uno bravo....

Allora oggi ho pensato di fare così. Ciò che faccio è una questione personale!

Il gusto è una questione soggettiva, non oggettiva come potrebbe essere la funzione di una ceramica. La ricerca del bello nella ceramica è un lavoro che passa attraverso la tecnica e la capacità di applicare la tecnica, non solo nella difficoltà di fare un pezzo. Come un atleta che riesce a fare un bel gesto tecnico senza manifestare apparentemente nessuno sforzo. Però quel gesto lo fa e lo sa fare nel migliore dei modi.

Ancor meglio mi viene da pensare a un trapezista che non solo è un atleta, ma nel suo gesto riesce a metterci anche la poesia, l'emozione che un artista riesce a comunicare.

Ecco, vorrei fare il trapezista! o ancor meglio il PAGLIACCIO!

Ritornando a oggi volevo raccontare che ho preso un pò di terra che avevo lì a disposizione sotto il banco, senza pensare neanche bene a che tipo di terra fosse e mi sono messa a lavorare liberando la testa dal concetto di funzione che ormai mi assilla. Ho fatto una statuina, non so se bella o brutta, non è importante come non è importante postare la foto qui per farvela vedere. L'importante è che mi sono divertita, rilassata, convinta che nel mio lavoro quello che manca ancora è la LIBERTA'. Ed è su quello che voglio lavorare.

Aleghe!

1 commento:

  1. Se te lo puoi permettere, ti consiglio vivamente di fare quello che ti piace e soprattutto non sottovalutare una cosa: l'ignoranza delle persone.
    C'è un detto: " Chi non sa fare insegna ", nel senso che solitamente le critiche meno costruttive arrivano sembre da persone che non capiscono assulutamente nulla di arte e di tante altre cose...inoltre, non hanno nessun talento artistico.
    Vai serena per la tua strada, se puoi fai mostre, questa,secondo il mio modestissimo parere, è la soluzione ideale.
    Ti abbraccio,
    Heidi

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