25/05/09

5° Mercato della Ceramica di Murazzano.


Ieri, domenica 24 maggio ho partecipato alla 5° mostra mercato della ceramica di Murazzano e così oggi, a caldo, ho voluto metter giù qualche considerazione prima che il tempo intacchi il fresco ricordo.

Per prima cosa grandissimi complimenti all'organizzazione che ha fatto veramente di tutto per avere espositori solo di ceramica e c'è riuscita pienamente.
Gentilissimi gli organizzatori, un pranzo buonissimo a 2.00€, non avevo ancora detto che mi serviva un paio di pinze che già arrivavano, disponibilità di tavoli, gazebo, materiale. In tutti i mercatini che ho fatto non sono mai stata così considerata!
Peccato aver sentito anche qualche lamentela, ci sono stati piccoli intoppi, piccoli problemi, poca gente, poca vendita. Ci sono anche espositori esigenti, altri un pò meno...

Ma di cosa lamentarsi? Sono poche le opportunità per incontrarsi, per scambiarsi indirizzi, opinioni, informazioni. Ho conosciuto delle belle persone che coltivano con passione il loro lavoro, le loro conoscenze e la loro arte. Ho visto banchi con oggetti degni di comparire in gallerie d'arte o in negozi del centro, oggetti d'arte ottenuti con tecniche di alto livello.

Celadon, neriage, torniture finissime di gres e porcellana, maioliche, raku, naked, paperclay.

C'era veramente di tutto e a tutti i livelli. Non amo particolarmente il raku, soprattutto quello pomposo dei lustri a tutti i costi, ma ho visto degli eleganti oggetti in raku che mi hanno fatto ripensare alle mie valutazioni.

Ho comprato più di quello che ho venduto, ma sicuramente per me è stato tutto molto interessante, anche se io sono mossa dall'amore adolescenziale per questo materiale e per tutto ciò che ruota intorno ad esso. Il mio sguardo è disincantato e un pò ingenuo, ancora ottimista.

Spero di non cambiare...

Spero di crescere...

Spero che il numero di ceramisti aumenti, spero che le conoscenze inizino a circolare, spero che il buon gusto possa contagiare tutti.

Chiaro, mi è dispiaciuto per chi ha fatto molti chilometri arrivando da Roma, da Perugia, da Brescia e non è riuscito a pagarsi le spese. I mercati girano in modo strano. Tutti avrebbero scommesso che la giornata estiva di ieri avrebbe agevolato l'arrivo di pubblico, anche straniero, invece probabilmente molti hanno preferito andare al mare, visto il traffico di ritorno in autostrada.
Non saprei dire se il problema debba essere imputato al tipo di pubblicità, al calo d'interesse per questo ambiente o solo alla voglia di passare una giornata estiva altrove, magari al mare.

Spero che l'efficiente Sabine e l'organizzatissima proloco di Murazzano rinnovino l'appuntamento il prossimo anno.

Io parteciperò sicuramente, anche solo per conoscere ceramisti nuovi.

3 commenti:

  1. mille grazie per queste belle parole.
    Purtroppo anch'io non so dire, perché non c'era più di gente. La pubblicità di quest'anno era perfetto, al televisione, alla stampa, a alcuni giornali regionali, 200 manifesti e 500 pieghevoli che abbiamo distribuiti.
    Può darsi il caldo, oppure i comunioni. Ma secondo me potrebbe essere un altro motivo. Mi ricordo bene al primo mercato. Era anche molto caldo, c'erano anche comunioni. Ma c'era gente, incredibile! Era il primo mercato di questo genere in questo regione, e tutti erano curiosi.
    Potrebbe essere che dopo hanno visto il mercato erano delusi? Perché hanno aspettato qualcos'altro? Un mercato come a Cherasco? (per me bruttissimo)Con tutti i rivenditori di roba fatta da porcellana o ceramica, ma come a un mercato di pulci in Germania. Forse non conosco bene gli usi italiani, forse un mercato della ceramica come conosco da altri paesi europei non funziona in Italia, forse qualcun'altro ha una idea, che cosa potremmo migliorare.
    Spero di continuare questo lavoro, ma oggi non ne sono sicura. Anche a me dispiace molto, quando vengono ceramisti da lontano e poi non vendono niente. Vedremo che cosa faremo prossimo anno.
    Sabine

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  2. Cara Sabine, penso che la tua scelta di non permettere contaminazioni diverse come in altri mercati sia invece vincente. Come sai in Italia mercati di questo genere ce ne sono pochissimi e, a parer mio devono essere valorizzati. E' veramente una risorsa notevole per il territorio e per chi si occupa di ceramica. Non sono sicuramente io, appena arrivata in questo mondo, che ti posso dare delle spiegazioni, ma anch'io sto facendo le mie riflessioni e ti posso dire quello che conosco della mia zona, che non è Torino, che non è il Piemonte e che non è l'Italia.
    Abito in un paese della provincia di Torino e quando dico che mi occupo di ceramica mi chiedono prima se dipingo poi se faccio raku. Spiegare che "faccio" ceramica è dura, se poi si inizia parlare di porcellana o ancor peggio di gres i volti assumono espressioni interrogative. Il problema, qui da me, è un problema di base, di informazione. Dopo due anni dall'apertura del mio laboratorio inizio adesso ad essere riconosciuta. Ma è molto dura.
    Ho la speranza che la gente abbia voglia di informarsi, ho la speranza che, come le persone si rivolgono al biologico nell'alimentazione inizino a capire che anche il contenitore in cui mettono il loro cibo possa contaminare in qualche modo gli alimenti. Ho la speranza che le persone intelligenti abbiano la voglia e la necessità di ricercare ancora la bellezza di una forma o la piacevolezza di una sfumatura di colore, l'unicità di un pezzo che hai solo tu.
    Per tutti gli altri non c'è speranza. (Parole un pò dure....)
    Per quanto mi riguarda trovo che i vostri sforzi facciano bene alla ceramica, siano indispensabili per andare avanti, per far circolare le idee.
    Grazie, ti prego non mollare per il prossimo anno!

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  3. Ciao Sonia e ciao anche a Sabine!!!! Sono Alessandra, la ceramista arrivata addirittura da Roma!
    Il mio bilancio di Murazzano 2009 è stato comunque molto positivo, anche se non soddisfacente sul piano delle vendite. Ho visto con gran piacere tanta ceramica d'autore, ho stabilito nuovi contatti, conosciuto ceramisti e produzioni diverse. E tutto questo penso che sia fondamentale.
    Grazie ancora a Sabine che tutto ciò ha permesso. Quanto alla gente che c'era, forse si può fare una riflessione più sottile: i prodotti in vendita appartengono ad una fascia 'alta' non tanto di prezzo, quanto di gusto, che respira aria europea. Fra le persone che scivolavano intorno agli stands poche, e non a caso molti stranieri, sapevano apprezzare la tipologia di prodotti. Se posso dare un suggerimento, è quello di proseguire riuscendo magari a creare 'gemellaggi' con iniziative analoghe oltre le Alpi, allargando i confini anche geografici, cercando ceramisti e pubblico in un ambito più allargato. Purtroppo. secondo me, ciò che in Europa è ormai affermato, qui fatica semplicemente a farsi vedere. D'altra parte, pensate che ci sono venuta da Roma....evidentemente ne valeva la pena!

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