16/11/09

Christina Guwang, ovvero variazioni sul tema.

Sono rimasta affascinata dal lavoro di questa ceramista. Una ciotola dalla linea pulita giocata in colori e textures diverse. Anche la tridimensionalità di alcuni smalti usati produce un gradevolissimo effetto tutto da accarezzare.
Pieno di spunti interessanti il suo blog:

07/11/09

Microcosmi domestici


Cambiare punto di vista può essere fonte di inaspettate sorprese.
Osservare in modo parziale un oggetto che solitamente siamo abituati a godere nella sua complessità è a volte fonte di incanto. Così ci si sorprende a fantasticare su mondi sconosciuti. Oceani verdi e blu, foreste e deserti, paesaggi lunari, distese e spazi siderali.
Microcosmi sconosciuti che sono nascosti nelle ciotole dove di solito condiamo le nostre insalate o cuciniamo i nostri budini, sulle piastrelle della nostra cucina. Nelle immagini che seguono un esempio di ciò che intendo.

06/11/09

Manine in pasta.

Nel mese di ottobre ho tenuto nella scuola materna di frazione Sala a Giaveno un laboratorio di avvicinamento alla ceramica. Ricollegandomi all'argomento trattato dalle maestre in questo inizio anno, la terra come elemento naturale, ho introdotto la conoscenza dell'argilla facendo vedere ai bimbi tibi diversi di terra, diversi per colore, grana, consistenza. I bimbi hanno lavorato suddivisi per età in tre gruppi distinti: i 5 anni, i 4 anni e i 3 anni. Tenendo conto della loro tenerissima età ho pensato di organizzare il laboratorio in tre parti di circa 20 minuti l'uno proponendo tre lavoretti diversi. Questo perchè nonostante l'argomento fosse per loro interessante e le loro manine avessero davvero voglia di impastare, tirare, tagliare, stendere e costruire con l'argilla, la loro soglia di attenzione va via via abbassandosi con il passare del tempo. Nonostante tutto hanno risposto veramente benissimo agli stimoli passati durante il laboratorio.

Abbiamo poi fatto un esperimento per dimostrare che la terra per consolidarsi deve subire il magico processo della cottura. In una ciotolina, secca ma cruda, i bimbi hanno versato dell'acqua; poi nel corso della mattina abbiamo verificato che l'argilla, man mano che assorbiva l'acqua, si scioglieva. Magico incanto dei loro occhietti....

Il primo lavoretto, e per loro anche il più complicato, è stato quello di realizzare a partire da una pallina di argilla grigia, la ciotolina a pizzico. Sono poi stati proposti diversi strumenti per la decorazione della superficie: tappi di pennarello, conchiglie, diversi tipi di pasta.

Il secondo lavoretto riguardava la realizzazione di un quadretto a partire da un foglio di argilla rosa. I bimbi potevano usare dei rulli a stampino, disegnare con dei bastoncini di legno o riutilizzare gli stampini che già avevano imparato ad usare sulla ciotola.


L'ultimo lavoretto era invece di foggiatura libera, da una pallina di argilla semirefrattaria e quindi molto sabbiosa i bimbi potevano, lavorando di fantasia, cercare di realizzare animaletti, pupazzi ecc...

Naturalmente i bimbi più grandi sono riusciti a realizzare piccole sculture mentre i piccolini sono stati bravissimi a seguire con attenzione le due ore del laboratorio nonostante il periodo fosse molto vicino al loro inserimento alla scuola materna. Che tenerezza! Una bimba lavorava con accanto il pupazzo di Pimpy e un'altra ogni tanto faceva un singhiozzo perchè le veniva in mente la sua mamma. Tesori!
Bellissima esperienza! Tre maestre super coinvolte nell'educazione dei loro bambini, un grazie particolare a Maria Rosa, Paola e Corinna e naturalmente anche alla direttrice Antonella.
Quando lavoro con i bambini ho sempre la speranza che qualcuno si porterà dietro il ricordo dell'argilla e che magari in futuro possa appassionarsi alla ceramica....