13/08/09

Estate

Sono tornata dalla settimana trascorsa al mare e con grande gioia e rinnovata energia ho ritrovato, nel caos che avevo lasciato, il mio laboratorio e il mio amato tornio. Queste sono state giornate piene e produttive.
Le mattine trascorse al lavoro al tornio e i pomeriggi riempiti dalle sempre nuove iniziative dei miei bambini. Feste con gli amici a organizzare giochi con l'acqua, serate a guardare le stelle cadenti, campeggi improvvisati nel prato e mille altre cose che la fervida mente dei miei due bambini, non più tanto bimbi, pensano e poi mettono in pratica.
La verità e che mi lascio trascinare nelle loro avventure con infinita gioia, con la scusa di "fare la mamma" torno bambina anch'io e chi ha trascorso l'infanzia in campagna sa di cosa sto parlando. Le giornate sono lunghe e i giorni di vacanza sembrano infiniti. Qui da noi è ancora quasi tutto come era allora, più di trenta anni fa. Viviamo in una borgata in mezzo ai boschi e la libertà di movimento dei bambini è totale e insostituibile. La mattina si esce di casa e la sera si rientra, stanchi e sfiniti dalle corse nei prati, con la polvere che impana le gambe. Vita selvaggia e insostituibile.
Per quasto ogni idea che parte dalle loro testoline è accolta con piacere.
Poi mi sto dedicando al giardino e all'orto, quest'anno con risultati davvero entusiasmanti. La raccolta delle cipolle per l'inverno è stata molto proficua e il freezer è pieno di sacchetti di verdura confezionati per le minestre. Ora si comincia con la passata di pomodori, preziosa alleata della cucina invernale e fra qualche settimana speriamo cominci la raccolta dei funghi. Lunghe passeggiate nei boschi a controllare se nei "posti" che negli anni ho collezionato tra i cespugli tornano, fedeli, i miei amati porcini.
Anche il bosco è fonte inesauribile di scoperte e avventure. Quando sali, al mattino presto e con un pò di fortuna, può capitare anche l'incontro con qualche animale selvatico. Un capriolo, un cinghiale, che ti guardano da lontano, immobili tra le frasche, o sfrecciano, in fuga dai rumori che non pensavi di aver provocato. Magica poesia di cortecce grige di faggio e verde acido di muschio, a volte penso di essere un pò "masca", le creature dei boschi che qui da noi hanno poteri sovrannaturali, ma forse sono solo rustica. Nel bosco trovo serenità e forza, il contatto diretto con una natura ancora selvaggia ma vicina e amica, famigliare, quasi come una persona di casa. Natura che non devi andare a ricercare chissà dove, lei è lì a portata di mano e di cuore.
Rimane anche il tempo per la ceramica. Sto raccogliendo in questi giorni, insieme ai pomodori da conserva, anche le adesioni per il corso che il prof Cimatti terrà a settembre sulla modellazione a lastre e gli smalti a lustro. Sembra che il gruppo di allievi sarà cospicuo. Speriamo di raggiungere il minimo per riuscire a ospitare il maestro anche questa volta.
Poi la testa è sempre occupata a collegare le immagini che questa fantastica estate mi propone con le forme e i colori da usare nei miei cocci. Blu e color crema, verde acido e azzurro trasparente, arancio e nero. L'occhio coglie le sfumature e il pensiero cerca subito di applicarlo in qualche modo più concreto.
Buona estate a tutti.... per quel che ne rimane!

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