19/08/10

La molla è carica!

Poi mi sono messa a lavorare al tornio e tutto è passato!
... detto così non si capisce e quindi dovrei fare, per dovere di cronaca, un piccolo passo indietro.
Un anno fa Giacomo ci disse: "Mi piacerebbe tanto avere un pollaio!". Io ci ho pensato un pò su e mi sono detta che anche a me sarebbe piaciuto avere un pollaio: un pò di galline che becchettano qua e là gli scarti dell'orto, qualche coniglio, magari un'oca. Così io e Ricky abbiamo dato inizio ai lavori. L'altra estate siamo riusciti solo a fare la base. Per le dimensioni ci siamo detti:"Facciamolo un pò più grande, così facciamo anche la rimessa per gli attrezzi".
Non abbiamo pensato neanche per un attimo a comprarne uno di quelli da montare seguendo le istruzioni... Abbiamo deciso di progettare una piccola costruzione fatta con il legno tagliato da noi.
L'inverno è passato e non siamo riusciti a fare più nulla, il lavoro, i ragazzi da seguire e i mille impegni ai quali non siamo capaci a rinunciare ci hanno tenuti lontani dal nostro progetto.
Poi è arrivato giugno, la scuola è finita, gli impegni sportivi anche, il lavoro (per me) è diminuito un pò. D'estate poi sposto il laboratorio a casa e quindi per me il tempo libero si è dilatato.
Dopo aver ordinato il legno, comprato la copertura per il tetto, montato la struttura, messo le gronde e i faldali (noi non ci facciamo mancare nulla), realizzato le pareti, le porte, il cassone per la raccolta delle uova dall'esterno, messo i pali per le reti, messo le reti, la porta del recinto.... finalmente sono arrivate le ragazze! Che poi non erano solo ragazze, perchè la nonna mi ha fatto uno scherzetto e in mezzo alle galline mi ha rifilato anche un bel galletto!
L'altro giorno poi, altro giro dalla nonna altro ingresso nel pollaio: due conigli! Uno bianco e uno nero, che adesso fanno compagnia alle galline.
Come dicevo, il tempo libero si dilata, si dilata così tanto da assorbire anche il tempo che dovrei dedicare al mio lavoro e alla casa. Risultato: una casa incasinata e piena di polvere e un forte senso di colpa dovuto all'aver trascurato l'amore della mia vita: la ceramica.
Ed ecco che così si spiega la mia prima affermazione! Oggi, dopo aver portato a casa il tornio mi ci sono messa e ho lavorato tutto il giorno come una pazza. Ora mi sento molto meglio, come se la molla che ho caricato in questi giorni si fosse un pochino scaricata. Non del tutto, ma un pochino sì.
Domani poi ho visite, i ragazzi del Centro Diurno vengono a farmi visita. Domani mattina Batikkiamo, poi un bel pranzo insieme e nel pomeriggio posso dedicarmi a rifinire la produzione di oggi: ben 12 tazze da rifinire e alle quali montare il manico.
Bhe'! Diciamo che oggi è stata una giornata quasi perfetta, io al tornio, i bambini che giocano nei prati, il cane e il gatto stesi all'ombra, le galline e i conigli nel pollaio.
Non mi serve niente di più!

2 commenti:

  1. Che meraviglia! Mi hai fatto ricordare tanti bei momenti lontani, anche io adoro gli animali anche se sono consapevole del fatto che sarà impossibile avera un piccolo pollaio in città, seppur piccolo...immagino!
    Mi è piaciuto tanto il tuo quadretto familiare e l'immagine di te al torchio.Mi piacerebbe tanto cimentarmi con la ceramica, sono certa che nella soffitta di mia madre troverei ancora un vecchio torchio....chissà magari un giorno farò almeno qualcosa per la mia nuova casetta.
    Ti saluto e ti ringrazio per essere passata da me.
    A presto,
    Heidi

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  2. Succede anche a me di aver un'irresistibile bisogno di lavorare al tornio nonostante non sia da molti anni che lo pratico.
    Anche perchè in realtà faccio un altro lavoro: allevo capre e faccio formaggio di capra in una borgata di montagna e di galline ne abbiamo una ventina anche noi.
    Ma sta diventando sempre più "indispensabile" dedicarmi a questo splendido gioco delle forme e dei colori...per me è un po' come respirare...
    ciao e grazie!
    Lara

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